A chiunque nel corso della vita è capitato di prendere il treno e vederlo arrivare in ritardo, perdendo coincidenze o appuntamenti.
Soprattutto chi viaggia nel tratto Arezzo-Firenze ormai ne è esperto.
Per questi disagi Trenitalia ha messo a disposizione un bonus, che oscilla dal 7.5% al 20%, per indennizzare i pendolari
dei disagi subiti nell’arco del mese sulla base dell’indice di affidabilità.
Osserviamo nel dettaglio le condizioni in cui viene applicato.
Il ritardo subito deve essere attribuito a Trenitalia.
I treni ad alta velocità per entrare in una stazione hanno bisogno di cambiare rotta, il che porta molti disagi a Trenitalia
stessa.
Erano vari i progetti avviati per risolvere il problema, ad esempio la già iniziata galleria sotterranea che parte da Campo
di Marte, purtroppo ancora non finita.
Non sono tenuti in considerazione i ritardi inferiori a 5 minuti.
Il treno viene segnato “arrivato” ad una stazione quando sorpassa il segnale, non calcolando però il momento reale in cui
il treno ferma alla stazione e riparte.
Il ritardo non viene conteggiato nelle varie tappe.
Ogni linea percorsa da un treno prevede una stazione di registrazione del ritardo.
Se al raggiungimento di quest’ultima il treno è puntuale, verrà segnato in orario senza contare se nelle stazioni
precedenti o seguenti farà ritardo. Di conseguenza il metodo usato attualmente non rispecchia le reali difficoltà e criticità riscontrate dai pendolari.
Il presidente regionale del Movimento Consumatori, Benedetto Tuci e il referente dello Sportello dei Cittadini, Armando
Mansueto, aspirano che nel nuovo contratto di servizio stipulato fra la Regione Toscana e Trenitalia cambino tali
modalità.
Sottolineano l’importanza di coinvolgere le associazioni dei consumatori agli incontri periodici svolti per monitorare il
servizio, così da far valere le istanze dei pendolari.
Ufficio stampa:
Movimento Consumatori-Sportello dei Cittadini www.sportellodeicittadini.it
Per contatti: 3356979983